Gedda (Arabia Saudita) 19 settembre 2015 Sarà decapitato e poi crocifisso in pubblico: è la condanna inflitta in Arabia Saudita a un 21enne che nel 2012, quando aveva 17 anni, partecipò a una manifestazione antigovernativa. La sentenza, emessa da un tribunale di Gedda nel maggio scorso, è stata confermata dalla Corte Suprema e dovrebbe essere eseguita in questi giorni. A riferire la notizia sono diverse testate internazionali, fra le quali il Times. Ali al-Nirm, questo il nome del giovane, è accusato anche di possesso illegale di armi da fuoco ed è il nipote di Sheikh Nimr al-Nimr, 53 anni, storico critico del regime saudita. Le crocifissioni in Arabia Saudita prevedono che il condannato venga prima decapitato, poi che il suo corpo sia esposto al pubblico a scopo di monito.
fonte: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Decapitato-e-crocifisso-in-pubblico-brutale-condanna-a-morte-per-un-21enne-in-Arabia-Saudita-03a964e8-dcf1-4a28-a795-7182b35c7ec9.html?refresh_ce