È morto Helmut Schmidt, cancelliere tedesco dal 1974 al 1982. Aveva 96 anni e da tempo le sue condizioni si erano aggravate. Operato a settembre per un trombo alla gamba, non si era mai ripreso del tutto. E aveva lasciato l’istituto sanitario «per sua volontà». L’unica nota positiva di quell’episodio era l’autorizzazione ottenuta a continuare a fumare: «Lo ha fatto per 80 anni, può continuare», era stato il responso sanitario.
In una recente intervista televisiva, rilasciata per presentare uno dei suoi ultimi libri - Quello che ancora volevo dire - Schmidt aveva affermato: «Non voglio arrivare a 100 anni, ma non posso neppure impedirlo». L’ex cancelliere, che in questi anni non ha fatto mancare la sua voce e la sua presenza in Germania, partecipando al dibattito pubblico con libri, discorsi e interviste su carta stampata come in tv, si era infatti lamentato apertamente del «peso» rappresentato da tutti gli acciacchi e le forti limitazioni della tarda età.
Schmidt è stato cancelliere subito dopo Willy Brandt, coprendo due mandati, fra il 1974 e il 1982. Tuttora amatissimo in Germania, dove viene considerato uno dei padri del Paese di oggi, l’ex cancelliere si è espresso anche sulla forza del carisma esercitato sui concittadini: «Io non voglio essere un esempio», ha detto con il consueto understatement.
FONTE: www.lastampa.it